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l’interfaccia deve essere il più semplice possibile per avere una curva di apprendimento all’ingresso bassa e migliorare la performance degli operatori, puntando a task performance con tempi più ridotti
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si vogliono ridurre le probabilità di errore e i rischi<
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si vuole una struttura gestibile sia in locale che da remoto
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l’interfaccia attuale prevede circa 200 pagine di contenuto: con la nuova interfaccia si intende dimezzare le pagine semplificando/inglobando i contenuti, nei limiti della complessità e ricchezza di opzioni del sistema. Massima flessibilità e scalabilità
SISTEMA DI ICONE: le icone disegnate saranno il meno specifiche possibile, nei limiti della riconoscibilità, per poter essere adatte alle diverse macchine.
MODULARITÀ: caratteristica da applicare a tutte le sezioni essendo questa una interfaccia che si sviluppa per tutte le macchine, e quindi con settaggi più o meno ampi.
VISUALIZZAZIONE MACCHINA: uno degli obiettivi dell’interfaccia è quella di rendere ogni passaggio controllabile direttamente con la macchina di fronte. Saranno elaborate visualizzazioni di tutte le parti macchine interessate ad un possibile intervento macchina/interfaccia/operatore che interviene fisicamente sulla macchina.
WARNING: grande attenzione va data ai messaggi che notificano cose importanti di cui l’operatore si deve dichiarare cosciente. L’azienda tratta materiali sottoposti ad una giurisdizione particolare e molto delicata.
DA RISOLVERE: capita diverse volte che una parte venga visualizzata in diverse sezioni/workflow. C’è da capire come risolvere questa interferenza rimanendo nel proprio settore/cambiando settore.